Anche i non addetti ai lavori conoscono ormai il termine Internet of Things, ovvero Internet delle Cose, con cui si indica la connessione e lo scambio di dati e informazioni tra la rete e i cosiddetti “oggetti intelligenti” che hanno la proprietà di connettersi a una rete per elaborare dati e scambiare informazioni con altri oggetti. Si pensi, per riferirci all’esperienza quotidiana, al concetto di Smart Home o di Smart Car.
Tuttavia, esiste anche un termine più specifico relativo allo stesso fenomeno applicato all’ambito industriale: IIOT, Industrial Internet of Things. Si tratta di un’evoluzione del concetto di Internet delle Cose che si riferisce più nello specifico ai processi industriali, che vengono resi più sicuri ed efficienti.
Alcuni degli ambiti applicativi più comuni dell’Industrial Internet of Things sono Smart Factory, Smart Logistics e Smart Lifecycle. La trasformazione dei processi di produzione e della fabbrica in generale attraverso l’IIOT implica infatti la possibilità di monitorare, tra le altre cose, l’avanzamento della produzione, la manutenzione, il controllo della qualità, i parametri legati alla sicurezza sul lavoro e alla gestione dei rifiuti.
IIOT è una delle tecnologie alla base della cosiddetta industria 4.0, insieme alla sensoristica, al cloud, al machine learning, alla robotica collaborativa e alla stampa 3D: tutte tecnologie nate per aumentare l’interconnessione e la cooperazione tra le risorse di un’azienda di ambito industriale.
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