Incrementare la reputazione aziendale, creare un legame “emotivo” con la tua audience, migliorare la retention dei dipendenti e attrarre nuovi talenti: tutto ciò può essere fatto tramite le tecniche di Employer Branding, ovvero una precisa strategia di marketing e comunicazione che rende l’azienda interessante agli occhi dei potenziali candidati, dei collaboratori attuali e, a cascata, degli stessi clienti. Inoltre, i costi di per le assunzioni vengono significativamente ridotti*.
In pratica, l’Employer Branding è sia una tecnica indiretta di recruiting sia una strategia per aumentare la visibilità e la reputazione del brand. Per il B2B, però, c’è addirittura un beneficio in più. Se infatti i destinatari diretti dell’employer branding sono i “collaboratori ideali”, quelli indiretti, oltre ai clienti finali, sono i fornitori e gli stakeholders: lavorare sulla visibilità del brand porta a stringere nuove relazioni con partner che fanno parte del tuo stesso “mondo”, che si stia parlando di industria in particolare o più in generale di B2B.
Ma come si fa quindi a fare Employer Branding per il B2B?
Come prima cosa è necessario individuare i valori ritenuti indispensabili dalla tua audience, per poi verificare che essi siano allineati ai core values aziendali. Per risposte più accurate, potresti condurre interviste o sottoporre dei sondaggi ai tuoi dipendenti o ai tuoi partner.
Quando le idee a questo riguardo sono più chiare, è il momento di coinvolgere i tuoi collaboratori! Ogni collaboratore può infatti diventare un brand ambassador e farsi portavoce dei valori e dell’operato della propria organizzazione. La piattaforma d’elezione in questo caso è Linkedin, il social ideale per il B2B: qui i post condivisi dai collaboratori contribuiscono alla diffusione dei contenuti del brand, ampliandone la potenzialità di essere visti e notati.
A queste attività vanno affiancati post e altri contenuti organici che raccontino iniziative e vita aziendale, e se possibile anche dei post sponsorizzati pensati proprio a questo scopo. Linkedin fornisce diverse opzioni a riguardo, come ad esempio gli annunci spotlight o la sezione della pagina aziendale dedicata alle opportunità di carriera.
Le attività di Employer Branding richiedono una strategia complessa, strutturata su un periodo medio-lungo e che coinvolga attivamente più soggetti. Tuttavia, gli sforzi vengono ampiamente ripagati: come vediamo da questo interessante report** un forte employer brand abbassa del 50% i costi legati all’assunzione, riduce il turnover del 28% e può aumentare le conversioni fino a 13 volte.
Sei incuriosito dall’employer branding e vuoi sapere in che modo è applicabile alla tua realtà? Contattaci per ottenere una consulenza!
Per ulteriori aggiornamenti, non dimenticare di seguirci anche su Facebook, Instagram e Linkedin!
*Talent Solutions Blog (linkedin.com), 2021
** https://cdn-www.oktopost.com/uploads/web/originals/d96334ad-e718-40bf-b78b-b97a10ab7467.pdf